lunedì 2 febbraio 2009

Ciuccio: si o no?

Il dibattito sul ciuccio è diventato uno dei capitoli quotidiani della dialettica fra la iMamma e me.

Le posizioni sono chiare: la iMamma è contro il ciuccio, io sono a favore.

Gli argomenti della iMamma sono effettivamente solidi, razionali e difficilmente ribaltabili.
Alcuni esempi:
- inutile creare un bisogno in modo artificioso
- la Baby piange poco e si addormenta da sola, non c'è dunque bisogno di darle il ciuccio
- se la abituiamo al ciuccio vorrà dire che un giorno la dovremo disabituare e saranno dolori per noi e per lei
Alla razionalità aggiungerei l'istinto materno che mi sto rendendo conto essere vicino alla infallibilità.

Questa filosofia anticiuccio direi che si potrebbe sintetizzzare con una citazione letteraria che dice:
Don't handicap your children by making their lives easy
(Robert A. Heinlein)

Tutto sembrerebbe filare, ma io continuo ad avere dei dubbi.

Innanzitutto perchè ho letto che il ciuccio ha una funzione consolatoria.
"Consolatoria": questa parola mi ha dato una bruttissima sensazione. Se c'è da consolare vuol dire che qualcosa non va, che non sappiamo cosa sia e che evidentemente non possiamo prevenire. E allora mi chiedo proprio perchè dobbiamo astenerci almeno dal dare consolazione!

Poi, siccome credo nella saggezza delle masse, non posso fare a meno di constatare che praticamente tutti i bambini usano il ciuccio... e allora mi chiedo: perchè noi dobbiamo essere genitori diversi? Chi ci dà il diritto di saperla più lunga degli altri?

Infine, per dare forza a questi miei sgangherati argomenti pro-ciuccio, userò anche io una illustre citazione:
The best way to make children good is to make them happy
(Oscar Wilde)

Qualcuno mi aiuta a venirne a capo?

3 commenti:

  1. Ciao, dalle poche letture e dalla molto esperienza personale risulta che il dito, più di ogni altra cosa, e il ciuccio sono comunque piuttosto difficili da gestire al momento di dover togliersi l'abitudine. In effetti la IMamma avrebbe ragione (e che vuoi fa', capìta spesso, capìta!): se la pargola non è effettivamente "inconsolabile" non avrebbe bisogno di consolazione alcuna alias niente ciuccio. Non si tratta di essere genitori diversi dagli altri: non è nemmeno obbligatorio che i pargoli abbiano, dito o ciuccio che sia, qualcosa da ciucciare! Ci sono tanti bambini che stanno bene, sono per così dire "felici e contenti" e quindi non hanno bisogno del surplus di consolazione. Sperando di essere stato utile...

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  2. Ciao wikipapà, dal mio punto di vista il ciuccio va usato se ce n'è bisogno e come giustamente dice la "imamma": perchè creare dipendenze inutili?

    Io personalmente non sono mai stata avversa al succhiotto perchè è una delle cose che vengono raccomandate nei primi mesi di vita per prevenire la morte in culla, aiuta infatti il bebè a respirare regolarmente di notte e a non andare in apnea. Questo per me che ho avuto due bimbi nati prematuri è stato un motivo più che sufficiente per considerare il ciuccio in modo positivo, anzi per offrirlo ai miei due bimbi quasi subito.

    Destino ha voluto che loro però non ne volessero sapere da piccolissimi.

    Il dubbio ciuccio si o ciuccio no si è riproposto di nuovo più avanti quando i pupi si svegliavano tutti e due di notte chiedendo il seno, non per fame ma solo per riaddormentarsi, ho trovato nel ciuccio "consolatorio" un valido sostituto alla richiesta di "tetta consolatoria"; meno stancante per me e anche utile per abituarli a non bere piccole dosi di latte fuori orario.

    ...e così il ciuccio è entrato a far parte della nostra vita e a dirtela tutta per ora la cosa non ci turba!

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  3. posso raccontarti la nostra esperienza. Con il primo figlio non abbiamo mai lesinato il ciuccio ( se richiesto ) e toglierlo è stato facile, in verità.
    Di giorno nulla e la notte piano piano abbiamo lasciato che si addormentasse senza. Con il secondo il problema praticamente non si è posto...a 6 mesi lo ha praticamente sputato da solo e non ne ha più voluto sapere...
    Secondo me, come in tutte le cose, basta affidarsi alla "moderazione": nessun eccesso è meglio del troppo o della privazione. Se il bambino ne sente davvero il bisogno, perchè no? L'importante è nno esagerare...

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