sabato 19 dicembre 2009

ABC per piccoli geek

Cari Babbi Geek,

per Natale vi regalo questa piccola chicca grazie alla quale potrete insegnare l'alfabeto ai vostri figli partendo dalle parole più significative della Rete.

Buona visione a grandi e piccini!


lunedì 14 dicembre 2009

Basta con la sculacciata

Più le cose sono semplici, evidenti, chiare e giuste e più sembra difficile farle comprendere e condividere.

Un esempio su tutti: il non utilizzo della violenza sta alla base della convivenza civile. Tutti lo sappiamo e quasi tutti ci atteniamo a questa sacrosanta norma.
Sappiamo bene che anche se qualcuno provoca la nostra collera non possiamo dargli un ceffone nè possiamo dare una pedata nel sedere a chi esibisce una straordinaria maleducazione.

Ma, c'è una eccezione: quando si parla di bambini è evidente come esista ancora il precocetto secondo il quale una sculacciata, una scapellotto o una sberla siano uno dei tanti metodi educativi praticabili. L'indecenza di picchiare, anche in modo leggero, i bambini è ad oggi tollerata sia culturalmente sia dalle leggi.
Secondo alcune ricerche, un bambino su tre avrebbe avuto almeno una sculacciata e 87% dei genitori sarebbe favorevole perché "ogni tanto ci vuole".

Io credo si tratti di una bestialità e di un non-senso.

In Italia ci si riempie la bocca con il concetto di Famiglia, ma in concreto non ho mai sentito parlare di proposte di legge per vietare qualsiasi atto violento contro i bambini. E per atto violento intendo anche la sculacciata.

Tenete presente che, per esempio, in Svezia e in Germania le pene corporali sui bambini sono vietate della legge fin dagli anni Ottanta.

Edwige Antier è una parlamentare francese (anche pediatra e autrice di libri sui bambini) che si sta battendo per far passare una legge anti-sculacciatadi proponendo di creare un nuovo reato nel codice civile.

Anche in sede europea si stanno muovendo in questo senso infatti il Consiglio d'Europa aveva invitato tutti gli stati membri ad adottare leggi simili per proibire "schiaffi, sculacciate, pizzichi e altre punizioni corporali sui bambini".
"I bambini vanno rispettati come tutti gli individui: non sono delle mini-persone, con dei mini-diritti" aveva allora detto Maud de Boer-Buquicchio, vice-segretario dell'organismo europeo, che aveva finanziato una campagna di sensibilizzazione dal titolo "Alza le mani contro la sculacciata!".

venerdì 4 dicembre 2009

Million Mums

Million Mum è una bellissima iniziativa benefica che ha l'obiettivo di raccogliere fondi per combattere la piaga della morte in gravidanza o per parto.

Ancora oggi essere incinte rappresenta un pericolo e non una gioia per milioni di donne in tutto il mondo. Qualche numero per inquadrare il problema:
  • ogni minuto di ogni giorno, da qualche parte nel mondo, una donna muore per complicazioni in gravidanza o durante il parto.
  • Il 99% delle donne morte in queste situazioni si trovano in Paesi in via di sviluppo.
  • In Africa e in Asia mettere al mondo un figlio è la prima causa di mortalità per donne in giovane età.
  • Tutte queste morti generano circa 2 milioni di orfani che, senza le loro madri, moltiplicano fra le 5 e le 8 volte le probabilità si non superare l'anno di vita
  • L'80% delle morti per parto o gravidanza possono essere prevenute

martedì 1 dicembre 2009

Figli di coppie gay

Il modello familiare contemporaneo è sempre più bambino-centrico. Cerchiamo di modellare le nostre vite sulla base delle esigenze dei nostri figli, esigenze che vengono spiegate e documentate da sempre più numerose ricerche scientifiche che riescono ad esplorare ogni dettaglio della psicolgia dei bimbi. Ogni decisione viene presa partendo dalle necessità (reali o presunte) dei figli.

Quando però si parla di coppie gay, non si fa mai lo sforzo di analizzare l'argomento partendo dalla prospettiva dei bambini, ma lo si fa sempre valutando aspetti che hanno a che fare con la morale, la religione, la libertà individuale, le tradizioni.

Il fatto che non si facessero analisi scientifiche e statische su figli di coppie dello stesso sesso e su queste si cercasse di prendere una poszione poteva valere in passato quando i dati a disposizione erano scarsissimi.
In primi studi sono iniziati negli USA negli anni '70 e si basavano su piccoli campioni. Già a fine Novanta i dati a disposizione del Census Bureau americano dicevano che 1 coppia di uomini omosessuali su 20 e 1 coppia di donne omossesuali su 5 stava allevando figli. In questi anni i numeri sono cambiati portando il rapporto a 1 su 5 per gli uomini e 1 su 3 per le donne. Oggi le coppie gay con figli negli Stati Uniti sono oltre 115.000 (Fonte U.C.L.A.).

L'ampiezza di questi numeri e il passare del tempo hanno permesso di condurre degli studi che analizzano come sono cresciuti i bambini e i ragazzi allevati in queste famiglie "non tradizionali". Di seguito alcune delle evidenze emerse.
"Questi bambini stanno bene", così afferma Abbie Golderberg professoressa di filosofia della Clark University che ha scritto un libro "Lesbian and Gay Parents and their Children" dove racconta centinaia di casi di bambini di mamme lesbiche e papà gay.
Gli studi non evidenziano differenze fra questi bambini e quelli cresciuti in famiglie tradizionali. Non c'è alcuna propensione a disordini psicologici, non hanno probelmi di inserimento e socializzazione a scuola e hanno amici come tutti gli altri.

Ci sono anche delle differenze: questi bambini sembrano essere più flessibili circa l'assegnazione dei ruoli secondo i generi. Le figlie di mamme lesbische dichiarano in una percentuale maggiore di preferire a lavori percepiti tipicamente come femminili (l'infermiera o la maestra) delle professioni che sembrano essere appannaggio degli uomini (per esempio l'avvocato).
Anche la scelta dei giochi sembra essere più ampia e meno influenzata dal genere.

Una volta adulti i figli di coppie dello stesso sesso hanno una maggiore inclinazione a lavorare nel sociale, ad essere aperti alle minoranze.

Dai dati sembra emergere il fattoche le coppie dello stesso sesso creino delle famiglie dove i ruoli non vengono imposti sulla base del sesso, ma sulle attitudini del singolo individuo.

Vorrei prendere spunto da queste considerazioni perchè non sarebbe male crescere dei bambini meno ossessionati dal ruolo, più aperti verso le differenze e forse più intellettualmente liberi.

Mi permetto, infine, di segnalrvi un bellissimo blog di una coppia di babbi gay: Meet the Fosters. Il blog, putroppo, non è più attivo ma vale davvero la pena leggerne qualche post.