sabato 28 novembre 2009

Ecografia morfologica

Sono molto emozionato, questa mattina ho un appuntamento con la bambina che verrà: la iMamma ho l'ecografia morfologica e naturalmente non posso mancare!

Questa cosa della eco morfologica ho idea che abbia più contenuti emotivi che scientifici, ma tant'è... mi ricordo che quando vidi la prima eco della Baby fu una emozione incredibile.

martedì 24 novembre 2009

Centro estetico per bambini a Milano

La iMamma mi è testimone: sono convitno del fatto che non possiamo educare e crescere i nostri figli sulla base dei ricordi di quando eravamo piccoli noi. Quello che facevamo o non facevamo noi da bambini e da ragazzini non è detto vada o non vada bene per questa generazione.
Mi sofrzerò di cercare di capire cosa succede oggi, più che di ispirarmi a quanto si faceva ieri. Anche se questo mi costerà fatica e tribolazione interiore.
Insomma, farà ridere, ma vorrei essere un babbo moderno e progressista, non un padre conservatore.

Detto questo, alle volte l'attualità è così misera e becera che mi domando fin dove sia opportuno essere aperti alle novità.

Un esempio recente: a Milano hanno pensato bene di aprire un centro estetico per bambini rigorosamente under 14.
Questo tempio del benessere infantile è in grado di fornere ai piccoli clienti massaggi, trucco, manicure e pedicure, tatuaggi e poi tutto per i capelli dall'extension alle ciocche brillanti.

Faccio fatica a crederci, non riesco a pensare che una madre o un padre pensino di portare i loro figli a farsi fare un massaggio al cioccolato o un pediluvio ai petali di rosa.
Che modo di passare il tempo è?
Cosa stanno imparando quei bambini?
Si staranno divertendo?

Invece è tutto vero. E i genitori, stando alle dichiarazioni, ne sono entusiasti. Sentite cosa dice la mamma di Elisa (6 anni): "Io e le bambine abbiamo fatto un patto. Quando c’è scuola non bisogna esagerare. D’estate sono permesse anche le extension colorate"
Certo perchè lo smalto alle dita di piedi e mani invece è una cosa proprio discreta.

Ma mi facciano il piacere...

mercoledì 18 novembre 2009

Psicofarmaci ai bambini e sindrome ADHD

Ho visto un documentario della serie Vanguard su Current TV (lo potete vedere integralmente al fondo del post) che tratta il tema degli psicofarmaci somministrati ai bambini, ritenuti, iperattivi perchè colpiti dalla sindrome ADHD (Sindrome da Deficit di Attenzione e da Iperattività).

Devo dire che quanto emerso dal documentario mi ha fatto una certa impressione, sia per il fenomeno dell'iperattività infantile in sè sia per il delicato tema di come curarla.

Alcuni dati che sono riuscito ad appuntarmi durante la visione che danno un'idea dell'entità del problema:

- nell'ultimo anno negli USA sono state scritte 20 milioni di ricette per psicofarmaci da dare a bambini, cioè il 10% della popolazione infantile
- 11 milioni sono i bambini che hanno assunto tali farmaci.
- 2,1 miliardi $ è il giro d’affari per la vendita di psicofarmaci stimolanti per bambini nei soli Stati Uniti
- in Italia i bambini curati con psicofarmaci sono circa 15.000
- in lombardia i bambini colpiti da ADHD sono 24.000
- l’Italia è il 5° mercato farmaceutico al mondo per fatturato delle multinazionali produttrici (fonte:Nomisma)

Vista la vastità del fenomeno, l'indagine di Vanguard cerca di capire le differenze fra la strada farmacologica e quella pedagocica, intervistando esperti e genitori.

Come sempre le posizioni sono diverse, c'è chi sostiene che i farmaci siano necessari, chi dice che siano estremaente nocivi, chi sostiene che la strada vincente sia adottare un mix dei due approcci.

Alcuni passaggi mi hanno fatto molta impressione:
spesso viene diagnosticata la sindrome ADHD a bambini semplicemente vivaci che rischiano di doversi sottoporre a terapie basate su psicofarmaci

gli psicofarmaci in questione hanno effetti collaterali pesanti: creazione di dipendenza, elevata tossicità, danni epatici, alterazioni sensoriali. Il 25% dei giovani pazienti italiani ha dimostrato dipendenza come riportato dall'ufficio studi Glaxo.

la pressione delle case farmaceutiche per esaltare oltre misura la sindrome ADHD al fine di allargare il numero di potenziali "clienti". Famigerato il caso di corruzione negli Stati Uniti legato al farmaco Ritalin della Novartis al fine di far passare sotto silenzio gli effetti nocivi del farmaco.



Ma l'affermazione che più di tutte mi ha inquietato è la seguente: "La Food and Drug Administration (FDA), non ha mai approvato la somministrazione di stimolanti per la fascia sotto i sei anni, eppure il Ritalin viene somministrato ora anche ai lattanti."

Per saperne di più:
www.minori.it
Associazione itlaiana famiglia ADHD
Comitato Giù le Mani dai Bambini

Per i milanesi vale la pena di diffondere l'esistenza del Centro per il trattamento di iperattività infantile Giamburrasca.

Vi invito a leggere l'interessante commento di Michele che invece è a favore, sulla base della sua esperienza diretta, del trattamento farmalogico.

Di seguito potete vedere l'intera inchiesta di Vanguard

giovedì 12 novembre 2009

Come si fanno i bambini

E' arrivato il momento di comunicarlo: iBabbo diventerà babbo-bis!

Rientro quindi, a pieno merito, nella categoria dei futuri papà e lo faccio con enorme entusiasmo.

Pensavo che un bel giorno la Baby mi chiederà come è nata la sua sorellina e, quando me lo chiederà, sarà troppo presto per dare spiegazioni scientifiche, allora ricorrerò alle immagini di questo video delizioso, dura solo 47 secondi e vi assicuro che mertia di essere visto fino all'ultimo frame.


Se volete sapere come è stato fatto (il video... non il bambino!), trovate qui la storia.

martedì 10 novembre 2009

Bugaboo Camaleon (Red)

(Red) è un'iniziativa benefica che ha lo scopo di raccogliere una percentuale sull'acquisto di numerosi prodotti e devolvere quanto raccolto per la lotta all'AIDS in Africa, essenzialmente per comprare e distribuire farmaci antiretrovirali. Quando un consumatore acquista un prodotto Red di fatto contribuisce a questa causa e senza alcun extracosto, perchè sono le aziende aderenti che devolvono tale percentuale alla causa.

Vorrei segnalare la bella iniziativa di Bugaboo che ha inserito il suo passeggino Camaleon fra i prodotti marchiati (Red).


Chi mi legge già conosce la mia passione per questi prodotti. Lo so che alcuni di voi mi accuseranno di fare un marchetta, ma vi posso assicurare che non è così... E' solo che adoro questo passeggino. Per correttezza,però, devo dire che mentre il mio entusiasmo aumenta dopo ogni volta che lo uso quello della iMamma tende a scemare perchè dice che il Buga ha la colpa di non passare per la porta del nostro ascensore e quindi ogni volta va smontato...
ma si sa che il Bugaboo è un aggeggio pensato essenzialmente per i padri!

lunedì 9 novembre 2009

Pronto Soccorso Pediatrico a Milano

Qualche sera fa ho dovuto portare la Baby al pronto soccorso pediatrico dell'Ospedale Buzzi a Milano. La piccola aveva battuto la testa contro uno spigolo e mi sono molto spaventato, anche se a vederci sembravo più traumatizzato io per la paura che lei per la botta...

Di questo incidente ne vorrei parlare in seguito, e vorrei soffermarmi su un bell'episodio accaduto durante quell'infelice serata.

Aspettavamo il nostro turno per la visita e l'umore non era al massimo: come detto io ero terrorizzato, la iMamma era preoccupata non tanto per l'accaduto ma che la bambina si prendesse l'influenza visto che la sala d'aspetto era piena di piccoli malatini e la Baby era stanca ma iperattiva e non c'era modo per farla stare tranquilla.

Improvvisamente è arrivato un gruppo di 4 clown che si sono messi a giocare con bambini e genitori allietando la lunga e spiacevole attesa.

Ho fatto quattro chiacchiere con questi clown che mi hanno raccontato di essere dei volontari dell'associazione Veronica Sacchi. In questa Onlus si insegna a fare i pagliacci e a rapportarsi con bambini e contesti difficili: pronto soccorso, corsie di ospedale, orfanotrofi, carceri per i aiutare ad alleggerire la tensione nei colloqui fra genitori reclusi e figli.

Questi ragazzi tutte le sere girano i pronto soccorso pediatrici milanesi portando del buon umore agli astanti e vi posso assicurare che l'ambiente l'altra sera al Buzzi, appena sono comparsi, si è fatto vermante leggero e il tempo è passato più in fretta.

Inutile dire che chi si divertiva di più con i clown non erano i bimbi, ma i padri...

Complimenti a questi ragazzi.

PS: la testa della Baby sembra essere a posto. Io continuo ad essere preoccupato. Che brutto essere ipocondriaci e genitori...

Neonati e dialetto

Avrete senz'altro letto la notizia sulla ricerca dell'università di Würzburg secondo la quale i futuri bambini assimilano l'intonazione della voce della mamma già nel terzo trimestre di gravidanza per riuscire poi a imitarla con i vagiti appena nati.

Per chi fosse curioso e volesse interpretare il pianto della Baby, raccomando di studiare bene questo video:

venerdì 6 novembre 2009

Bambini e apprendimento: il tutor

Il tutor non è una tata, non è una babysitter, non è una maestra d'asilo e neanche una educatrice.

Il tutor è nuova figura professionale che si sta affermando oltreoceano che ha il compito di accelerare alcune capacità intellettuali dei bambini rendendoli in grado di leggere e di avere basilari nozioni di matematica già intorno ai 3 anni.

Migliaia di genitori ambiziosi e ansiosi pensano che sia necessario garantire una formazione specifica ai loro figli in modo da dare loro più opportunità per il futuro e da renderli fin da subito competitivi in modo da avere più probabilità di essere ammessi, in futuro, in un ottimo college o di trovare il miglior lavoro possibile. Questi padri e madri pensano che non sia più sufficiente imparare giocando, ma ritengono di dover accelerare il processo cognitivo.

E' tutto vero. Esiste un'industria dei tutor che genera un business in rapidissimo sviluppo.

Mi soffermerò sul caso dei centri, di ispirazione giapponese, Kumon il cui ambizioso motto è "Matematica. Lettura. Successo". In queste palestre per piccoli geni si applica un efficente metodo per insegnare la matematica e, testualmente, "liberare tutto il potenziale dei vostri figli". I centri Kumon sono circa 1.300 in territorio americano.
Per capire l'approcio e i servizi offerti basta leggere, nel sito di Kumon, la pagina dove vengono riportate le domande più frequenti dei genitori. Qui le parole più usate, naturalmente riferite ai bambini, sono: performance, potenziale, sviluppo di skills, potenziamento, auto-motivazione, sessioni di studio, compiti, esami.
Per ottenere i massimi risultati dal metodo Kumon è necessario portare 2 volte alla settimana il bambino alle lezioni e fargli fare per i restanti 5 giorni i compiti per 20 minuti al giorno. Si consiglia di iniziare il più presto possibile, e comunque intorno ai 3 anni.

Fortunatamente, non mancano considerazioni critiche da parte di specialisti e psicologi che sostengono la pericolosità di tale approccio. Esistono studi che dimostrano come i bambini che partcipano a questi corsi siano più ansiosi e meno creativi rispetto ai bambini che frequentano semplicemente l'asilo.
Un'altra, concreta, preoccupazione è che il sistema di business che si sta generando faccia in modo di creare la necessità artificiosa di anticipare sempre più le fasi dell'apprendimento della lettura e della matematica.

Forse noi genitori dovremmo limitare le ambizioni a noi stessi e non trasferlirle sui nostri figli...

giovedì 5 novembre 2009

Applicazione iPhone per bambini (2)

Oggi è la giornata dell'iPhone, poi la smetto giuro...

C'è una applicazione che afferma di essere in grado di tradurre il pianto dei neonati. Si chiama, appunto, Cry Translator.

Se il vostro bimbo inizia a piangere il melafonino il perchè, scegliendo fra queste possibilità:
fame
sonno
noia
fastidio
agitazione

L'applicazione che vi cambierà la vita e restituirà il sonno costa 9,99$.


Questa cosa mi ridere parecchio, mi sembra come gli oggetti miracolosi che vendevano nei giornali di tanti anni fa, tipo gli occhiali per vedere sotto i vestiti delle donne.

Ad ogni modo, su questo sito vengono pubblicati gli studi scientifici a sostegno della bontà di questa applicazione... mah...

Se qualcuno di voi babbi digitali volesse testare la cosa sappia che i feedback sono benevenuti!


Altre applicazioni iPhone per neonati e per mamme.

iPhone e bambini

Ho letto un interessante articolo su Wired dove si sostiene la tesi che l'iPhone faccia bene ai bambini.

Francamente non ho una opinione in merito, innanzitutto perchè non posseggo un melafonino, e quindi ho voluto approfondire il discorso.

Normalmente i bambini (parliamo di bambini in età prescolare) scoprono uno smart phone perchè i genitori li usano come giochi per distrarli: in situazioni difficili, quando i bimbi si annoiano e diventano nervosi si ricorre a qualsiasi trucco per farli stare bravi e uno dei più afficaci è proprio l'iPhone.

Tutti parlano di come i bambini imparino immediatamente, e con più rapidità degli adulti, ad usare questi telefoni e inizialmente questo fenomeno incanta e diverte i genitori. I quali, però, tendono a preoccuparsi e a sentirsi in colpa perchè sanno che lasciare i propri figli appicicati ad uno schermo non sia una bella cosa. A lungo andare può anche diventare un complicazione, perchè entra in gioco un nuovo pezzo di tecnologia (dopo la tv, i dvd, i giochi elettronici...) che diventerà oggetto di continue richieste e continue negoziazioni.

Ma allora che fare?

L'autore dell'articolo sostiente che per i bambini oltre i 2 anni (prima di questa età i neonati devono assolutamente interagire con umani per poter sviluppare la capacità di relazione e metabolizzare gli stimoli proveniente da una interzione) l'uso di un iPhone sia positivo se utilizzato in modo limitato e corretto.

Vediamo perchè:
  • l'impostazione dell'iPhone basata su icone e simboli colorati che, se toccati, permettono di far succedere qualcosa aiuta il bambino a prendere dimestichezza col passaggio dal concreto all'astratto. La capacità di associare un simbolo a un concetto è tipica della fase dello sviluppo dei bambini detta pre-operazionale e che va dal terzo al settimo anno di età. Per esempio, un bimbo può vedere sullo schermo dell'iPhone un simbolo con disegnato Babbo Natale, se schiaccia quel simbolo si aprirà un cartone animato con Babbo Natale. in questo modo il piccolo assocerà all'icona (concreto) l'idea di Babbo Natale (astratto). Il bambino sarà anche più stimolato perchè è lui ad avere il pino controllo di ciò che accade.
  • il concetto di "dovunque, in qualsiasi momento" tipico del mobile viene in aiuto ai bambini, perchè potranno fruire dei loro contenuti o giochi preferiti in qualsiasi luogo, per esempio all'aria aperta, e non per forza seduti a una scrivania o su un divano. Inoltre, i genitori potranno avere sempre a portata di mano risorse infinite per intrattenere, anche in modo intelligente, i loro figli, per esempio cercando online fra migliaia di favole da leggere.
La morale sembra ricondurre sempre al solito, banalissimo buon senso che ci dovrebbe (ma purtroppo l'uso del condizionale è d'obbligo) permettere di prendere solo io meglio da quello che la tecnologia ci offre.



Altri post su Iphone

martedì 3 novembre 2009

Influenza A e bambini

Non so a voi, ma a me questo tormentone sull'influenza A ha stancato. E lo dico da ipocondriaco radicale sempre alle ricerca di notizie sulla sallute.
E' un impazzimento di statistiche, cifre, morti, casi alla fine del quale uno non ha uno straccio di informazione utile e al contempo vede crescere la sua preoccupazione.


In mezzo a questo delirio informativo mi piace segnalare questo articolo del corriere.it che fissa pochi e specifici punti in modo chiaro e semplice. Vengono illustrate 7 regole basilari da seguire in caso di bambini con influenza di qualsiasi tipo.

Troverete risposte comprensibili a domande come:
Come comportarsi quando i bambini si ammalano?
Una mamma ammalata può continuare ad allattare al seno?

E se invece si ammala il neonato, è utile allattare al seno?

Da che momento un malato viene considerato contagioso?

Quali fasce di età vaccinare?
C’è il rischio di effetti collaterali?


Ottimo esempio di come l'informazione, ogni tanto, sia un servizio e non solo più uno show.

Importante aggiornamento:
Lenny e VmnP consigliano di consultare il sito dell'Associazione Italiana Pediatri: www.uppa.it, ricco di approfondimenti sia su sull'influenza A, sia su tanti altri tempi di forte interesse.
Grazie!

Welcome Nicola Maria!

Da pochi giorni è nato Nicola Maria: benvenuto!


Marco: benvenuto fra i babbi Digitali
Giorgia: un abbraccio