venerdì 30 ottobre 2009

Costumi per Halloween

"Papà per Halloween mi vorrei vestire come quel signore che rapiva la gente e se la mangiava a pezzi, mi compri il suo costume?"

Se vostro figlio dovesse farvi questa domanda, oltre a rivolgervi a un bravo psichiatra per bambini e rivedere rapidamente il vostro modello educativo, non preoccupatevi perchè online troverete il costume di Halloween per ogni gusto.

Di seguito qualche brillante esempio di come sia possibile trasformare le feste di Halloween in una occasione "educativa" e "rasserenante" per i vostri piccoli.

Il campionario passa dai travestimenti ispirati da costruttive citazioni cinematografiche tipo Scream a illustri serial killer psicopatici del calibro di Hannibal "The Cannibal" Lecter.


Non poteva mancare la divisa, maschera e protesi acuminata comprese, di Freddy Krueger.

Il tutto, come detto, comodamente disponibile online con pochi click. Non perdete tempo! Per esempio il costumino di Freddy è andato a ruba e al momento è esaurito.

Se non doveste trovare qualcosa di già pronto il sito About.com insegna come farsi in casa il costume di Michael Jakson. Come non potrà essere contento il vostro figliolo di vestirsi come un controversa rockstar appena defunta?

Non è uno scandalo e non credo che i bambini vengano traumatizzati da questi costumi. Certo c'è molto da dire per lo meno sulla totale assenza di buon gusto di questi babbi che vogliono fare i simpaticoni. E c'è molto da pensare su come a volte per far divertire i bambini pensiamo sulla base di nostri riferimenti dimenticando le loro esigenze e il loro parere.

Tralascio ogni riflessione su quanto realmente sentito e spontaneo sia tutto il clamore che ruota intorno ai festeggiamenti di Halloween qui in Italia e faccio finta che, veramente, i nostri bambini non vedano l'ora di andare a bussare alle porte dei vicini chiedendo "dolcetto e scherzetto?" travestiti da carnevale.

martedì 27 ottobre 2009

Vestire i bambini: il rosa e il blu

L'altro giorno ero in giro con la Baby nel passeggino e una amabile vecchietta mi ha incontrato e ha subito esclamato: "Ma che bel bambino"

Ho prontamente risposto: "Grazie signora, ma è una bimba"

E la vecchietta con malcelata diapprovazione mi dice:
"ah ma sa con quel maglione blu e i jeans..."

Volevo troncare la conversazione e provocare un po' la vecchina quindi, ostentando la massima tranquillità, le ho detto:
"lo so, ma io ho sempre sognato un maschio, ma purtroppo è arrivata una femmina, allora la vesto e la tratto come un maschietto..."
(Naturalmente non è vero)

La distinta signora è rimasta senza parole ed è scomparsa in pochi istanti.

In seguito mi sono chiesto come nasce questa mania per il rosa e per il blu, che davvero non condivido nè dal punto di vista estetico nè, tantomeno, da quello educativo.

Le foto che vedete sono di una fotografa coreana che ha ben descritto l'ossessione per l'abbinamento genere-colore in una collezione di scatti dal titolo "The Pink & Blue Project"

sabato 24 ottobre 2009

Linguaggio e paternità: il mammo

Se racconto a qualcuno fatti insignificanti come "ieri sera ho fatto il bagnetto alla Baby" oppure "la iMamma è stata via due giorni e sono stato solo con la Baby nel week end" mi viene sempre detto "ah hai fatto il mammo".

Quante volte avete sentito mamme che parlando dicono fra loro "stasera non sono a casa e mio marito fa il babysitter"?

Questo distorto fenomeno lessicale, e quindi culturale, non è tutto italiano. Nei paesi di lingua inglese, benchè più emancipati negli equilibri familiari, succedo lo stesso. Si usa la parola mothering per definire le cure che un genitore (indipendentemente dal sesso) dedica a suo figlio.


L'uso di queste espressioni sottende un pensiero secondo il quale se un padre prende cura di suo figlio - soprattutto se neonato - non sta semplicemente facendo il suo dovere di papà, ma sta temporaneamente rimpiazzando la madre o la babysitter.

Il linguaggio è importante perchè determina il nostro pensiero a tal punto da modellare la realtà nella quale viviamo, quindi anche le parole usate per descrivere i padri ed il loro ruolo finiscono per darci una chiara idea di come i papà non abbiano ancora una identità definita nella comunità dei genitori (cioè delle mamme).

Per fare in modo che gli uomini prendano maggiore consapevolezza del loro ruolo e si sentano più coinvolti nella vita familiare bisognerebbe iniziare utilizzando parole appropriate.
Se ci pensate bene, espressioni come "mammo" riflettono l'idea che il peso della gestione di una famiglia rimanga tutto sulle spalle della madre.

Altri papà-blogger si sono espressi su questo tema, ecco la posizione di Desian


mercoledì 21 ottobre 2009

Siti per bambini: Poisson Rouge

Doverosa premessa: i bambini devono giocare, toccare, correre, cadere, saltare, prendere le cose, spostarle, romperle. Non dovrebbero stare stare davanti a uno schermo, di qualsiasi tipo sia esso TV o computer.

Detto questo, può capitare che eccezionalmente e per valide ragioni succeda che i nani vadano distratti e, perchè no, interessati con qualcosa di non ordinario come per esempio un sito internet pensato e disegnato per i bambini piccoli.

Un ottimo esempio è Poisson Rouge un sito che replica in digitale i classici giochi per i bimbi in età prescolare.



C'è propio tutto: lo xilofono, gli animali, i colori, le lettere, i numeri, il caleidoscopio, le scatole con i pagliacci che saltano fuori, i puzzle, le forme, il teatrino... insomma un concentrato di tutto quello che sicuramente trovate nelle camerette dei vostri figli.

I giochini presentati francamente mi sembrano stimolanti e adatti a bambini di età diverse, direi dall'anno ai 5 anni.
Per capire lo spirito con cui è stato creato il sito, che esiste da circa 10 anni, provate a leggere la user guide per gli adulti: è divertente perchè gli autori spiegano che i bambini non ne hanno alcun bisogno perchè ognuno di loro si inventa come utilizzare gli oggetti che compongono Poisson Rouge, invece genitori ed educatori chiedono aiuto per capire com usare il sito...

Devo dire che la Baby ne va matta, è l'unica cosa che la fa stare seduta, tranquilla e attenta per un paio di minuti. E dai versi che fa direi che il livello di interesse è elevatissimo.
Non preoccupatevi: ci può giocare per brevissimo tempo solo durante il week end, quando mi vede che lavoro con il computer e mi manifesta la sua voglia di partecipare. Allora mi collego a Poisson Rouge e lascio che inizi a prendere confidenza con la Rete.

PS: thanks to Fabio P.

lunedì 19 ottobre 2009

Il Baloon Boy

Qualche sera fa ero bello rilassato, la Baby era a letto e ho acceso la tv sintonizzandomi su SkyNews 24 dove c'era la diretta delle operazioni di salvataggio di un bambino che si supponeva fosse intrappolato in una mini mongolfiera senza controllo. La cosa mi ha creato una enorme angoscia e ho subito chiesto alla iMamma di spegnere perchè non avrei proprio sopportato di viviere in diretta la tragedia di questo bimbo di 6 anni terrorizzato, sperduto fra le nuvole, pronto per schiantarsi al suolo.

Come molti di voi sapranno, il tutto si è rivelato una bufala: il bambino era sano e salvo nascosto nel garage di casa e sulla mongolfiera non c'era proprio nessuno.

Tutto bene allora, nessuno si è fatto male. E invece no: la storia prosegue perchè si è scoperto che sono stati la sua mamma e il suo papà ad avere architettato tutto per avere il loro momento di notorietà.

Come ha dichiarato lo sceriffo locale "l'obiettivo dei genitori era quello di promuovere se stessi nella speranza di entrare a far parte di un reality show".
E lo ha confermato il piccolo Falcon, che con la cruda sincerità tipica dei bambini ha detto testulamente davanti alla telecamerne della CNN "We did it for the show"!



Come verranno puniti questi due fenomeni? Fino a 6 anni di reclusione e una multa del valore di 500.000$. Queste pene sono relative a quello che noi qui chiameremmo procurato falso allarme.

Ma questi due sono andati oltre. Hanno esposto loro figlio a una pressione presente (il bambino ha anche vomitato per lo stress durante una delle tante interviste alle quali è stato sottoposto) e futura ingiustificata, lui sarà per sempre il Baloon Boy. Hanno stravolto la relazione genitore-figlio utilizzando quest'ultimo come mezzo per i loro fini, per altro miseri. Hanno pregiudicato il futuro della loro famiglia. E hanno distolto, fosse anche solo per qualche ora, l'attenzione verso tutti quei bambini che veramente sono in pericolo e vanno aiutati in qualsiasi modo.