giovedì 29 luglio 2010

Il valore dei figli

"Economically worthless but emotionally priceless"

Così la sociologa Viviana Zelizer definisce il valore dei figli: un disastro a livello puramente economico ma inestimabile dal punto di vista emotivo.

Nel libro "Pricing the Priceless Child: The Changing Social Value of Children" la Zelizer documenta l'evoluzione del valore economico attribuito ai figli dall'Ottocento a oggi. Prima dell'urbanizzazione i figli erano considerati come un vero e proprio asset economico della famiglia. Se avevi una fattoria i tuoi bambini avrebbero contribuito a lavorarci fin da subito, per esempio.
Grazie alla diffusione del benessere e ai cambiamenti morali e culturali e degli ultimi due secoli, l'infanzia si è sempre più affermata come una periodo della vita da proteggere, tutelare e sulla quale investire.

Il valore dei figli quindi si è spostato da quello materiale a quello emotivo: a me va bene così.



martedì 27 luglio 2010

Welcome Giorgia May!

Alle 19.50 di sabato scorso è nata Giorgia May che andrà a infoltire la tribù italiana dei miei cari amici londinesi.


Un grande abbraccio a Roberta, Mattia e Fabio!


venerdì 16 luglio 2010

Il baby fenomeno che legge i giornali

Sul Corriere Fiorentino.it si parla dell'ennesimo caso di un baby fenomeno. Questa volta si tratta di Ettore, un bambino di tre anni che preferisce consultare i quotidiani invece di trastullarsi con i giocattoli.

I genitori dell'enfant prodige dichiarano che "sa già leggere dall'età di due anni e annoiandosi all'asilo preferisce farsi portare in edicola dove si fa comprare riviste come Oggi, Panorama o la guida TV" (ma fargli leggere qualcosa di meglio no?). Anche il pediatra si affretta a certificare le precoci doti.

Non lo dico per invidia, ma io non amo i piccoli geni. In effetti mi fanno un po' di impressione e anche un po' di tristezza perchè ho sempre paura che dietro ci siano genitori fanatici che li assillano pur di farli primeggiare.

Io mi accontento della mia baby che appena vado in bagno mi bussa alla porta e tutta affannata mi porge un quotidiano. E di solito sceglie la Gazzetta!




giovedì 15 luglio 2010

Cordone ombelicale e cellule staminali

Per la nascita di entrambe le babies la iMamma ed io ci siamo trovati di fronte al dubbio sul prelievo delle cellule staminali dal cordone ombelicale al momento della nascita.

E' un momento delicato perchè occorre prendere delle decisioni sulla base di informazioni scarse e spesso contraddittorie. Intanto bisogna capire se fare o meno questo prelievo, poi decidere se donare le cellule a una"banca pubblica" (cioè la donazione allogenica) o appoggiandosi a istituti privati per conservare le cellule del proprio bambino (conservazione autologa)che però non posso basarsi sul territorio italiano ma risiedono in paesi come San Marino o la Svizzera per un costo che generalmente è intorno ai 3.000€

Nessuno dei medici che abbiamo interpellato ci ha dato delle spiegazioni chiare men che meno ci hanno consigliato in un modo o nell'altro. D'altra parte esiste pochissima letteratura. Diventa quindi estremamente complicato riuscire a rispondere a domande come:
- meglio donare il cordone o conservarlo ad uso esclusivo?
- gli istituti privati che lo conservano sono affidabili?
- quali sono le evidenze scientifiche riguardo alle probabilità di riutilizzo del proprio cordone?

Per chiarirsi un po' le idee ho pensato potesse essere utile condividere questo bel documentario di Vangard trasmesso poco tempo fa da Current TV dal titolo "Emergenza Cordone Ombelicale".



Una delle poche evidenze è che è bene porsi la domanda di cosa fare e informarsi perchè in Italia oltre l'80% dei cordoni ombelicali vengono buttati precludendo possibili cure per se stessi o per gli altri.

mercoledì 14 luglio 2010

"The hangover": la Tshirt

Babbi, se amate le T shirt eccone una che non potete perdervi per nessuna ragione.


Chi ha visto il film "The Hangover" (in Italia intitolato "Una notte da leoni") avrà sicuramente riconosciuto le fattezze del neonato in balia dei tre meravigliosi protagonisti.

Se non avete ancora visto il film guardatelo al più presto perchè è una vera chicca.

Oltre a farmi ridere parecchio mi ha suggerito un paio di riflessioni:
  • ogni tanto è bene considerare e trattare i bambini anche in modo "non convenzionale"
  • quanto sono belle le zingarate fra uomini (anche se siamo padri e/o mariti non dovremmo dimenticarcene)
Se volete la T shirt la trovate qui.

Buona visione.

martedì 13 luglio 2010

Del Bosque: prima padre e poi campione del mondo

Vicente del Bosque è l'allenatore della Spagna campione del mondo, ma è prima di tutto un padre.

Quest'uomo è ritornato in Spagna da eroe, ad attenderlo c'era la famiglia reale intera, il primo ministro e diverse centinaia di migliaia di madrileni in festa per le strade. Ma questo delirio di cui Del Bosque era protagonista non gli ha impedito di continuare a fare il suo mestiere di padre forse meglio di quanto abbia esercitato la professione di allenatore.

Infatti, aveva promesso ad Alvaro, il più piccolo dei suoi tre figli, che in caso di vittoria del mondiale lo avrebbe portato con la squadra sul bus dei festeggiamenti. E così ha fatto, anteponendo il patto fra padre e figlio al protocollo e permettendogli anche di alzare di alzare la coppa.

Bella lezione da parte di un uomo che anche nel momento più alto della sua carriera non smette di pensare alla sua famiglia.

Enhorabuena don Vicente!