lunedì 7 giugno 2010

No al taglio dei consultori pediatrici di Milano

Siamo sempre pronti a lamentarci del Pubblico, di quanto funzionino male i servizi, di come si riceva poca assistenza soprattutto in fatto di salute. Dovremmo, però, essere altrettanto reattivi a difendere le cose che realmente funzionano.

In occasione della nascita della prima Baby la iMamma ha scoperto un consultorio (ovviamente pubblico) dove abbiamo fatto vaccinare la piccola in un clima di eccellente professionalità ed efficienza. Sempre nelle stesso consultorio vengono organizzati momenti di sostegno per le neo-mamme, corsi di massaggio per i neonati e vengono dispensati con generosità consigli e rassicurazioni.

Adesso, in seguito al "programma di riorganizzazione dei servizi socio-sanitari per la famiglia" molti di questi consultori verranno chiusi riducendo i servizi sul territorio e rendendo più congestionati quei consultori che rimarranno aperti.

Si parla tanto di sostegno alla famiglia, ma in questo modo la colpisce in uno dei momenti più delicati e ciò in corrispondenza dell'arrivo di un neonato.

Per questo cari Babbi e Mamme milanesi sarebbe il caso di firmare la petizione contro il taglio dei consultori pediatrici, trovata il link alla petizione online qui sotto.

mercoledì 19 maggio 2010

Il libro per genitori più venduto di sempre

Fra i primi trenta libri più venduti di sempre c'è un manuale dedicato alla cura e all'allevamento dei bambini.

Si tratta di "The Common sense book of baby and child care" di Benjamin Spock. Pubblicato nel 1943, questo testo è tradotto in quasi 40 lingue. Il titolo italiano è "Il Bambino: come si cura e come si alleva" edito da Antonio Vallardi Editore.

Stiamo parlando di un libro che ha venduto 50 milioni di copie e che continua ad essere letto da generazioni di genitori degli ultimi 60 anni.

Il segreto del successo di questo libro pare stia nella capacità di placare le ansie dei neo-genitori convincendoli che per crescere bene dei bambini non c'è niente di meglio del buon senso.

More about Il bambino

Tanto per darvi un'idea su come il libro del Prof. Spock si collochi fra i migliori bestseller della storia sappiate che:

La Bibbia: non c'è un numero certo, ma pare che si attesti fra 2,5 e i 3 miliardi di copie vendute

Le massime di Mao: fra 800 e 900 milioni

Il signore degli anelli: 150 milioni

10 piccoli indiani: 100 milioni

Il codice da Vinci: 80 milioni

Se volete avere un'idea chiara sui libri più venduti di sempre guardate qui




giovedì 13 maggio 2010

martedì 4 maggio 2010

Figli e Facebook

Una volta i genitori per manifestare il loro buon senso, e forse per farsi coraggio, pronunciavano frasi tipo: "mio figlio può invitare a casa tutti gli amici che vuole così lui sta a casa al sicuro e intanto noi vediamo chi frequenta e come passa il tempo".

Nel terzo millenio una parte importante della vita di relazione dei più giovani è divenuta digitale. I ragazzi non hanno più bisogno di ammassarsi in una cameretta per parlare, scambiare opinioni, dirsi segreti e flirtare. Oggi hanno a disposizione molteplici ambienti tecnologici per frequentarsi spesso all'oscuro dei genitori che non hanno idea di cosa (nel bene e nel male) possa fare un adolescente con un computer o un telefonino.

Esistono, però, mamme e babbi digitali che con umiltà e spirito pionieristico non si nascondono dietro al solito "ai nostri tempi i giovani avevano vite più sane", ma si sforzano di conoscere e capire il mondo fatto di bit abitato dai loro figli.
Per esempio, sono sempre più i genitori che si aprono un account su Facebook e si connettono ai loro figli. L'obiettivo è chiaro: cercano di sapere chi sono gli amici dei loro ragazzi, cosa si dicono fra loro, quali sono i luoghi che dicono di frequentare, come sono le foto scattate durante le loro feste e i video delle gite scolastiche.

Una recente ricerca condotta negli USA afferma che il 48% dei genitori è amico dei suoi figli su Facebook.

Attenzione però, non fatevi l'illusione di sapere tutto sulle vite dei vostri figli attraverso Facebook, infatti grazie ai raffinatissimi settaggi per la privacy offerti sarà molto semplice per i vostri piccoli fare in modo che voi vediate solo quello che loro desiderano...

Fra le mamme e i babbi americani sembrerebbe esserci anche incertezza su quale sia l'età giusta per registrarsi a un social network: la maggioranza dice intorno ai 16 anni, ma c'è un 8% di genitori che dice che anche 8 anni vanno bene.


Chiudo con un po' di domande:
E' giusto spiare i nostri figli mentre si relazionano ad altri (poco importa se on o off line)?
Qual'è il limite fra giusto controllo e intrusione nelle loro vite?
Frugare nei loro spazi digitali non è come spiare il loro diario?
Se voglio dei figli autonomi e indipendenti nella vita "reale" perchè non li devo volere tali anche sulla Rete?

venerdì 23 aprile 2010

Bambini e cellulari

La Baby inizia a dire qualche parolina ma è ossessionata dai cellulari. CI vuole sempre giocare, portarli all'orecchio, schiacciare i tasti, guardare lo screen. E' una delle poche cose per le quali fa i capricci.

Questa cosa mi inquieta e non mi piace: se inizia ad avere questo feticcio per il telefonino a 19 mesi chissà quando sarà un po' più grandicella...
L'ho già detto alla iMamma: al più presto dobbiamo dare e darci delle regole: niente telefono alla baby, non si telefona durante i pasti ecc ecc.

Oltre che diseducativo, poi, il cellulare fa pure male. Lo dice anche il Corriere.it oggi riportando il monito di alcuni di alcuni consulenti del governo inglesi che dicono: "Niente cellulare sotto i 12 anni". Nell'articolo si spiega come si stia indagando su come la frequenza e l'intesità dell'uso del telefonino in tenera età possa causare malattie neurologiche come l'alzheimer , Parkinson, ma anche ictus e disturbi meno gravi come il mal di testa e i disturbi del sonno.

E' evidente che l'uso del cellulare sia per parlare che per inviare sms sia divenuto compulsivo soprattutto, ma non solo, nei più giovani.
Basta guardare ai numeri di una ricerca dell'autorevolissimo PEW Research Center che approfondisce il rapporto fra adolescenti ed SMS:

Gli SMS sono la forma di comunicazione più diffusa fra i teen agers (anche del dialogo faccia a faccia) e un adolescente su tre invia più di 100 messaggi al giorno.


Le femmine dimostrano una maggiore attitudine sia all'invio dei messaggi sia a parlare al telefono (ODDIO!):
le ragazze mediamente inviano e ricevono 80 messaggi al giorno, i ragazzi 30
il 59% delle ragazze chiama gli amici ogni giorno sul telefonino, per io ragazzi la percentuale scende al 42%


I telefonini sono un forte elemento di distrazione in classe: il 64% degli studenti dichiara di avere inviato messaggi o fatto chiamate durante le lezioni.

Naturalmente, i cellulari diventano sempre più un'area di conflitto fra genitori e figli: i genitori devono regolamentare l'uso dei telefoni, controllarne i contenuti e impedirne l'uso in caso di punizioni.

Mano a mano, poi, che i telefoni diventano sempre più multimediali e in grado di veicolare contenuti di vario genere (musica, video, giochi) è chiaro le statistiche sull'intensità dell'utilizzo di questi devices non possano che aumentare.

Sono padre di due figlie femmine e marito di una donna con forte propensione all'uso del telefono direi che sono ufficialmente T E R R O R I Z Z A T O...

martedì 20 aprile 2010

Vendere pannolini online

Diapers.com è un sito di e-commerce nato nel 2005 specializzato nella vendita di pannolini. Il CEO di questa azienda americana prevede di vendere quest'anno ben mezzo miliardo di pannolini.

Avete letto bene: MEZZO MILIARDO.


Oltre ai pannolini, il sito tratta anche una larga gamma (oltre 12.000 articoli) di prodotti per la prima infanzia. Tanto per darvi l'idea Diapers.com vende oltre 10.000 seggiolini per auto al mese.

Vi lascio con un indovinello:
sapete chi è il secondo più grande negozio online di pannolini dopo diapers.com?
Amazon, proprio quello dei libri che ormai vende di tutto.

Se proprio volete occuparvi di ecommerce... partite dai pannolini.



venerdì 16 aprile 2010

La sensazione di inadeguatezza di un padre

Ciò che prima o poi sarebbe dovuto succedere è successo: la Baby ha visto (e credo proprio capito) che c'è qualcuno che sa fare qualcosa meglio di suo papà.

L'altro giorno ero al parco e vedendo dei bambini meravigliati dalle bolle sapone che le loro MAMME producevano copiosamente ho deciso che fosse il caso di far divertire anche la Baby.


Pessima idea: non sono riuscito a produrre neanche una bolla degna di questo nome. Soffiavo nel cerchietto e non usciva niente, al più qualche spruzzetto. La Baby mi guardava, aspettava di esprimere la sua meraviglia, ma niente... non accadeva nulla.

Ho trovato una bieca giustificazione dicendo fra me e me che si era alzato quel tanto di venticello che rendeva impossibile la formazione della bolla. Ho fatto scomparire il tubetto e piazzato la Baby sullo scivolo facendola scendere a velocità malsana in modo che l'adrenalina le facesse rimuovere la debacle del babbo.

Non contento una volta arrivato a casa ci ho riprovato. Ma anche lì, nonostante le condizioni climatiche ideali, zero bolle.

A questo punto sono convinto che mi sia stata venduta una confezione bacata, con il sapone allungato o il cerchietto difettoso.

Presto comprerò nuove bolle di sapone, tornerò allo stesso parco, e prenderò la mia rivincità...

venerdì 9 aprile 2010

La bambina che fotografa

Non mi è mai piaciuto il "fenomeno" dei "baby-fenomeni".

Vedere bambini di pochi anni esibiti come numeri da circo è una cosa che mi infastidisce e mi preoccupa. Odio i programmi in cui fanno cantare nanetti di 4 anni atteggiati come star consumate. Mi inquieta pensare ai genitori che obbligano i loro figlioletti ad esercitarsi per ore e ore invece di giocare e oziare.

Ma quello di cui vi voglio parlare è un caso diverso perchè sembra essere una spontanea espressione di talento e divertimento. Si tratta di Ruby Ellenby, bimba di 3 anni con la fotografia nel dna ( entrambi i genitori sono fotografi).

Gli scatti di Ruby sono fatti con una Nikon Coolpix o con l'Iphone di mamma e papà. La piccola afferma di "sentirsi una principessa quando fotografa" e di fotografare soltanto quando ha il giusto mood.

Buona visione



giovedì 1 aprile 2010

I futuri genitori con cani saranno mamme e papà migliori

Come vedrete nella video testimonianza sotto, avere avuto un cane prima della nascita di un figlio aiuta, e di molto, a crescere un figlio.

Buona visione