mercoledì 8 settembre 2010

Figlie femmine? Maggiori probabilità di divorzio!

I genitori di femmine hanno il 5% di probabilità in più di divorziare: questo il dato emerso da ricerche condotte da economisti e sociologi della Università della California UCLA negli ultimi 5 anni.

Come spiegare questa statistica? Inizialmente le tesi si concentravano sul fatto che avere un maschio aiutasse la coppia, per esempio perché le femmine vengono inconsciamente considerate un costo per la famiglia mentre i maschi un valore, oppure perchè avere un ometto motivi di più i padri a far funzionare la relazione con la mamma.

Gli studi più recenti invertono il punto di vista partendo dal presupposto che 3/4 dei divorzi accadono per decisione delle mogli, quindi il giusto approccio della questione non è perchè i padri restino in famiglia grazie ai fiocchi azzurri, ma perchè le donne con figlie femmine sono più propense al divorzio.

La conclusione sembra essere questa: le madri di femmine hanno meno bisogno del marito perché sanno che le loro figlie non le lasceranno mai sole o senza aiuto e che, in generale, offriranno un miglior appoggio sociale rispetto ai maschi.


Ho due figlie... se lo studio citato è giusto la mia situazione è più o meno questa:
  • ho maggiori probabilità di divorziare o di essere lasciato da mia moglie
  • avere delle femmine significa avere per casa delle creature che sanno riempire meglio eventuali vuoti emotivi

Direi che il saldo fra rischi e benefici è nettamente a favore dei benefici. Bene così.









martedì 7 settembre 2010

Conservare o donare il cordone ombelicale

Come integrazione di un post di qualche settimana fa sul corretto uso del cordone ombelicale, pubblico la videochat del corriere.it tenuta dal bravissimo giornalista (e medico) Luigi Ripamonti che intervista due specialisti del settore uno a favore della donazione l'altro a favore della conservazione autologa.

mercoledì 1 settembre 2010

Del troppo amore delle mamme

Giorni fa parlando con un'amica concordavamo sul fatto che anche per l'educazione dei bambini imperano le mode. Più o meno ogni 5 anni cambiano o ritornano le teorie sull'alimentazione, sullo svezzamento, sul sonno, sul linguaggio.

Non so da cosa dipenda, forse dai messaggi lanciati da pediatri e psicologi a la page in un dato momento storico, oppure dal modello diffuso da genitori trend-setter, fatto sta che ciclicamente scompaiono e rifioriscono modelli educativi.

Ho fatto la mia personale ricerca online e ho trovato qualcosa di interessante sull'evoluzione delle teorie sui bambini, mi soffermerò su quella del dottor James B. Watson autore del libro "Pshycological Care of Infant and Child" edito nel 1928.

Nel capitolo "troppe amore materno" il Watson scrive quanto segue:
"Trattate i bambini come fossero piccoli adulti.
Mai baciarli o abbracciarli o farli sedere sulle vostre ginocchia. Se proprio dovete baciateli una volta sola sulla fronte all'ora della buona notte.
Date loro una stretta di mano alla mattina.
Concedete loro una pacca sulle spalle se portano a termine perfettamente un compito molto complesso.
Provateci per una settimana e rimarrete colpite nel comprendere quanto avete gestito i vostri bambini in maniera esageratamente sentimentale"

Segue scansione della pagina del libro per coloro i quali volessero leggere le dotte parole in lingua originale.


Le mie figlie sono nate in momento storico orribile, ma almeno sono scampate alle teorie del dottor Watson...

giovedì 29 luglio 2010

Il valore dei figli

"Economically worthless but emotionally priceless"

Così la sociologa Viviana Zelizer definisce il valore dei figli: un disastro a livello puramente economico ma inestimabile dal punto di vista emotivo.

Nel libro "Pricing the Priceless Child: The Changing Social Value of Children" la Zelizer documenta l'evoluzione del valore economico attribuito ai figli dall'Ottocento a oggi. Prima dell'urbanizzazione i figli erano considerati come un vero e proprio asset economico della famiglia. Se avevi una fattoria i tuoi bambini avrebbero contribuito a lavorarci fin da subito, per esempio.
Grazie alla diffusione del benessere e ai cambiamenti morali e culturali e degli ultimi due secoli, l'infanzia si è sempre più affermata come una periodo della vita da proteggere, tutelare e sulla quale investire.

Il valore dei figli quindi si è spostato da quello materiale a quello emotivo: a me va bene così.



martedì 27 luglio 2010

Welcome Giorgia May!

Alle 19.50 di sabato scorso è nata Giorgia May che andrà a infoltire la tribù italiana dei miei cari amici londinesi.


Un grande abbraccio a Roberta, Mattia e Fabio!


venerdì 16 luglio 2010

Il baby fenomeno che legge i giornali

Sul Corriere Fiorentino.it si parla dell'ennesimo caso di un baby fenomeno. Questa volta si tratta di Ettore, un bambino di tre anni che preferisce consultare i quotidiani invece di trastullarsi con i giocattoli.

I genitori dell'enfant prodige dichiarano che "sa già leggere dall'età di due anni e annoiandosi all'asilo preferisce farsi portare in edicola dove si fa comprare riviste come Oggi, Panorama o la guida TV" (ma fargli leggere qualcosa di meglio no?). Anche il pediatra si affretta a certificare le precoci doti.

Non lo dico per invidia, ma io non amo i piccoli geni. In effetti mi fanno un po' di impressione e anche un po' di tristezza perchè ho sempre paura che dietro ci siano genitori fanatici che li assillano pur di farli primeggiare.

Io mi accontento della mia baby che appena vado in bagno mi bussa alla porta e tutta affannata mi porge un quotidiano. E di solito sceglie la Gazzetta!




giovedì 15 luglio 2010

Cordone ombelicale e cellule staminali

Per la nascita di entrambe le babies la iMamma ed io ci siamo trovati di fronte al dubbio sul prelievo delle cellule staminali dal cordone ombelicale al momento della nascita.

E' un momento delicato perchè occorre prendere delle decisioni sulla base di informazioni scarse e spesso contraddittorie. Intanto bisogna capire se fare o meno questo prelievo, poi decidere se donare le cellule a una"banca pubblica" (cioè la donazione allogenica) o appoggiandosi a istituti privati per conservare le cellule del proprio bambino (conservazione autologa)che però non posso basarsi sul territorio italiano ma risiedono in paesi come San Marino o la Svizzera per un costo che generalmente è intorno ai 3.000€

Nessuno dei medici che abbiamo interpellato ci ha dato delle spiegazioni chiare men che meno ci hanno consigliato in un modo o nell'altro. D'altra parte esiste pochissima letteratura. Diventa quindi estremamente complicato riuscire a rispondere a domande come:
- meglio donare il cordone o conservarlo ad uso esclusivo?
- gli istituti privati che lo conservano sono affidabili?
- quali sono le evidenze scientifiche riguardo alle probabilità di riutilizzo del proprio cordone?

Per chiarirsi un po' le idee ho pensato potesse essere utile condividere questo bel documentario di Vangard trasmesso poco tempo fa da Current TV dal titolo "Emergenza Cordone Ombelicale".



Una delle poche evidenze è che è bene porsi la domanda di cosa fare e informarsi perchè in Italia oltre l'80% dei cordoni ombelicali vengono buttati precludendo possibili cure per se stessi o per gli altri.

mercoledì 14 luglio 2010

"The hangover": la Tshirt

Babbi, se amate le T shirt eccone una che non potete perdervi per nessuna ragione.


Chi ha visto il film "The Hangover" (in Italia intitolato "Una notte da leoni") avrà sicuramente riconosciuto le fattezze del neonato in balia dei tre meravigliosi protagonisti.

Se non avete ancora visto il film guardatelo al più presto perchè è una vera chicca.

Oltre a farmi ridere parecchio mi ha suggerito un paio di riflessioni:
  • ogni tanto è bene considerare e trattare i bambini anche in modo "non convenzionale"
  • quanto sono belle le zingarate fra uomini (anche se siamo padri e/o mariti non dovremmo dimenticarcene)
Se volete la T shirt la trovate qui.

Buona visione.

martedì 13 luglio 2010

Del Bosque: prima padre e poi campione del mondo

Vicente del Bosque è l'allenatore della Spagna campione del mondo, ma è prima di tutto un padre.

Quest'uomo è ritornato in Spagna da eroe, ad attenderlo c'era la famiglia reale intera, il primo ministro e diverse centinaia di migliaia di madrileni in festa per le strade. Ma questo delirio di cui Del Bosque era protagonista non gli ha impedito di continuare a fare il suo mestiere di padre forse meglio di quanto abbia esercitato la professione di allenatore.

Infatti, aveva promesso ad Alvaro, il più piccolo dei suoi tre figli, che in caso di vittoria del mondiale lo avrebbe portato con la squadra sul bus dei festeggiamenti. E così ha fatto, anteponendo il patto fra padre e figlio al protocollo e permettendogli anche di alzare di alzare la coppa.

Bella lezione da parte di un uomo che anche nel momento più alto della sua carriera non smette di pensare alla sua famiglia.

Enhorabuena don Vicente!

lunedì 7 giugno 2010

No al taglio dei consultori pediatrici di Milano

Siamo sempre pronti a lamentarci del Pubblico, di quanto funzionino male i servizi, di come si riceva poca assistenza soprattutto in fatto di salute. Dovremmo, però, essere altrettanto reattivi a difendere le cose che realmente funzionano.

In occasione della nascita della prima Baby la iMamma ha scoperto un consultorio (ovviamente pubblico) dove abbiamo fatto vaccinare la piccola in un clima di eccellente professionalità ed efficienza. Sempre nelle stesso consultorio vengono organizzati momenti di sostegno per le neo-mamme, corsi di massaggio per i neonati e vengono dispensati con generosità consigli e rassicurazioni.

Adesso, in seguito al "programma di riorganizzazione dei servizi socio-sanitari per la famiglia" molti di questi consultori verranno chiusi riducendo i servizi sul territorio e rendendo più congestionati quei consultori che rimarranno aperti.

Si parla tanto di sostegno alla famiglia, ma in questo modo la colpisce in uno dei momenti più delicati e ciò in corrispondenza dell'arrivo di un neonato.

Per questo cari Babbi e Mamme milanesi sarebbe il caso di firmare la petizione contro il taglio dei consultori pediatrici, trovata il link alla petizione online qui sotto.