martedì 29 settembre 2009

Bambini e sport

Leggo sulla prima pagina del Corriere della Sera un bell'articolo che denuncia la totale privazione di attività motorie alla quale vengono sottoposti, oggi, i bambini.

In sintesi: non escono di casa e se escono vengono legati al passeggino fino all'età di 6 anni con la conseguenza che non corrono, non camminano e si impigriscono.

Le ragioni? I genitori hanno fretta e per fare tute le commissioni non possono aspettare i piccoli e lenti passi dei figli, le città (nella fattispecie Milano) non sono baby-friendly e le "paure" sono troppe: suderà? cadrà? si perderà?

Gli americani, che ci vedono lungo e come ci piace dire sono "almeno 5 anni avanti", stanno già lavorando per risolvere a modo loro questa piaga. Hanno capito, infatti, che i bambini non fanno moto per mancanza di spazio e di tempo. Più o meno le stesse ragioni per cui gli adulti non fanno sport. Fatta questa premessa, il link con la geniale idea è veloce: se i genitori si tengono in forma con le palestre e gli attrezzi da fitness i figli potrebbero fare lo stesso.

Alcuni esempi:
gironzolare per la città in biciletta è troppo pericoloso? Mancano giardini pubblici e piste ciclabili? Mamma e Papà non hanno tempo di portare i filgi in campagna per pedalare all'aria aperta?
Nessun problema, c'è la cyclette!

Far correre i bambini è pericoloso perchè potrebbero finire sotto una macchina? Inciampando potrebbero bucare il golfino di cachmere?
Tranquilli, hanno risolto anche questo problema con 2 pratici macchinari:

il tapirulan (che i produttori definiscono così "strumento che offre un buon allenamento cardio e un sicuro sviluppo dei muscoli")


... e lo step

Poveracci 'sti bambini...

6 commenti:

  1. hai detto bene, poveri bimbi... che tristezza queste cose, ma farsi una gita in campagna nel week-end no?
    Noi questa estate abbiam fatto arrivare la ns pupetta di 5 anni e mezzo a 1800m di quota, quasi 2 ore di camminata, e lei era felicissima di dire a tutti fin dove era arrivata da sola, con le sue gambe :D

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  2. anche poveri noi, se riduciamo i nostri figli ad essere la nostra zavorra... :-(

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  3. Poveri bambini e poveri noi che non siamo piu' in grado di discernere tra il sano ed il perverso! I bambini devono correre, scatenarsi e sporcarsi all'aria aperta! E se piove bastano le calosce e l'impermeabile, che come dice il mio pediatra: "ammalarsi da piccoli rende adulti piu' forti"! Al diavolo le palestre con gli attrezzi, anche per noi genitori!

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  4. Forse qui sono fuori posto, io sono una mamma... il problema in effetti c'è, io ho tre figli sotto i 4 anni e uscire insieme a loro, specialmente se devo andare in zone trafficate, è una bella impresa. Ma mi hanno sempre fatto molta tristezza i bambini oltre i tre anni, tre anni e mezzo, confinati sui passeggini (salvo situazioni straordinarie, è ovvio).
    Mi fa ancora più tristezza l'espressione della bambina della foto sulla cyclette. Io cerco di pensare che, americani e non, non tutti i genitori si siano completamente bevuti il cervello. Speriamo, va'.

    Ciao!

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  5. Ho visto su twitter il tuo messaggio. Io per il problema che segnali usavo quelli che chiamavo i "sacconi". Li cucivo io (avevo tempo, allora!). Si tratta di sacchi a pelo fatti a gile', di pile. Ora si trovano anche nei negozi di abbigliamento per bambini. Il "sacco nanna" o una roba simile. Da noi ha sempre funzionato.
    Se vuoi, ti va di iscrivere il tuo blog al mio aggregatore di blog di mamme e papa'? www.mammacheblog.com
    Se vuoi, ti aspetto. Ciao.

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  6. noi organizziamo una scuola calcio non competitiva per bambini dai 5 anni in su, dove l'attività motoria è unita al divertimento! info su www.breracalcio.com posta@breracalcio.com

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