Ecco il mio mantra: farò di tutto per non essere un padre geloso e possessivo. Rispetterò gli spazi e le decisioni di mia figlia e saprò apprezzare la sua indipendenza e autonomia. Me lo ripeto sempre e lo scrivo qui a futura memoria.
Al di là dei buoni propositi, mi rendo conto che la storia delle figlie e dei padri è fatta di contrasti soprattutto in tema di cuore. Per esempio, Maria Callas intepreta perfettamente il sentimento di una figlia che chiede al babbo appaggio per le sue scelte d'amore.
Si tratta di "Oh mio babbino caro" un'aria dell'opera "Gianni Schicchi" di Giacomo Puccini.
Ecco il testo:
O mio babbino caro,
Mi piace è bello, bello;
Vo' andare in Porta Rossa
a comperar l'anello!
Sì, sì, ci voglio andare!
E se l'amassi indarno,
andrei sul Ponte Vecchio,
ma per buttarmi in Arno!
Mi struggo e mi tormento!
O Dio, vorrei morir!
Babbo, pietà, pietà!...
Ecco, vorrei proprio evitare che la Baby possa arrivare a dover fare certe suppliche a causa della mia ottusità. Ma credo che non ci sarà problema... perchè sono certo che la Baby riuscirà sempre a convincermi, a strapparmi un si e a farmi sorridere anche quando mi dovrei arrabbiare.
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