I dati, ci vogliono i dati!
Voi credevate che la scelta del nome per un figlio fosse un mix di irrazionalità (gusti, ricordi di persone che ci piacciono, che abbiamo amato o che al contrario non possiamo sopportare), e di forma (nomi che si possono o non si possono usare per questioni familiari o di etichetta).
E invece no, anche per dare il nome al baby esistono dei sistemi analitici, quantitativi e scientifici che, naturalmente, arrivano dagli Stati Uniti. Mi riferisco, innanzitutto, al sito babynamewizard che mette a disposizione alcuni fantastici tools.
Il primo e più banale tool è la top ten dei nomi più scelti nel mese ( a luglio negli USA i numeri uno erano Jacob per i maschietti e Emma per le femminucce).
Questo sito, però, ci regala molto di più. Per esempio il NameMapper che, grazie a una chiara infografica, dice quali nomi scelti stato per stato e anno per anno. Per esempio, impariamo che il nome Carlos nel 2007 è stato gettonatissimo - ovviamente - negli stati con forte presenza ispanica come il New Mexico, la California, l'Arizona e la Florida.
E poi c'è il mio preferito, il NameVoyager grazie al quale possiamo vedere l'evoluzione del gradimento di un qualsiasi nome dal 1880 al 2008. Navigando un po' scopriamo che il nome William è in crollo e che invece il nome Brittney ha seguito la parabola della Spears... gettonatissimo a fine anni '90, ma oggi ormai in disuso.
Non può mancare una bella sezione wiki in cui gli utenti inviano informazioni sui singoli nomi. Rimanendo sull'esempio William possiamo sapere quali siano le persone importanti con questo nome, titoli di canzoni, libri e film che contengano William ecc ecc.
Ogni nome poi è ovviamente votabile e commentabile dalla community.
Ci vorrebbe anche in Italia un sito del genere, no?
PS: se in futuro dovessi avere un figlio maschio vorrei chiamarlo Rocco, ma nessuno è d'accordo (soprattutto la iMamma). Rispondo agli scettici con questo bel grafichetto che dimostra come negli USA il nome Rocco sia molto chic!
martedì 25 agosto 2009
giovedì 20 agosto 2009
Il Gruppo Coccole all'Ospedale Maggiore di Bologna
Bologna è una città che amo e che non finisce mai di stupirmi.
Leggo su un bel blog del Corriere di Bologna che il reparto maternità dell'Ospedale Maggiore può contare anche sul "Gruppo Coccole". Si tratta di volontarie che si attivano in caso di neonati abbandonati o dei quali si saprà già che le mamme non li potranno tenere.
Queste volontarie, per lo più ex infermiere o insegnanti, sono in grado di assistere i bambini fino al momento dell'affido o della adozione, garantendo un presenza per più 12 ore al giorno grazie a un efficiente sistema di turni. In questo possono garantire ai bebè il contatto fisico e il calore umano del quale sappiamo quanto abbiano bisogno.
Complimenti.
Leggo su un bel blog del Corriere di Bologna che il reparto maternità dell'Ospedale Maggiore può contare anche sul "Gruppo Coccole". Si tratta di volontarie che si attivano in caso di neonati abbandonati o dei quali si saprà già che le mamme non li potranno tenere.
Queste volontarie, per lo più ex infermiere o insegnanti, sono in grado di assistere i bambini fino al momento dell'affido o della adozione, garantendo un presenza per più 12 ore al giorno grazie a un efficiente sistema di turni. In questo possono garantire ai bebè il contatto fisico e il calore umano del quale sappiamo quanto abbiano bisogno.
Complimenti.
mercoledì 19 agosto 2009
5 cose pericolose da lasciare fare ai vostri figli
Sono un padre ansioso, mi preoccupano molto gli spigoli, le cose che la baby si potrebbe mettere in bocca, i gradini, ecc, ecc.
Fortunatamente, però, sono consapevole delle mie ansie e cosciente del fatto di non rendere me e mia figlia schiavi di paure più o meno fondate.
In quel meraviglioso sito che è TED ho trovato questo speech che spiega perchè e come sia importante far prendere dimestichezza ai bambini delle cose pericolose in modo che questi le sappiano gestire e non subire. Si parla di far giocare i bimbi con il fuoco, di permettergli di possedere un coltellino svizzero, di lanciare oggetti e perfino di capire quando e perchè si possa "violare" una regola o una legge.
Istruttivo e divertente, buona visione
NB: per chi non conoscesse le conferenze di TED è utile sapere che tutte hanno i sottotitoli. Quindi se avete problemi con l'inglese potete attivare i sottotitoli in diverse lingue per fruire al meglio dei contenuti.
Fortunatamente, però, sono consapevole delle mie ansie e cosciente del fatto di non rendere me e mia figlia schiavi di paure più o meno fondate.
In quel meraviglioso sito che è TED ho trovato questo speech che spiega perchè e come sia importante far prendere dimestichezza ai bambini delle cose pericolose in modo che questi le sappiano gestire e non subire. Si parla di far giocare i bimbi con il fuoco, di permettergli di possedere un coltellino svizzero, di lanciare oggetti e perfino di capire quando e perchè si possa "violare" una regola o una legge.
Istruttivo e divertente, buona visione
NB: per chi non conoscesse le conferenze di TED è utile sapere che tutte hanno i sottotitoli. Quindi se avete problemi con l'inglese potete attivare i sottotitoli in diverse lingue per fruire al meglio dei contenuti.
Iscriviti a:
Post (Atom)