giovedì 10 settembre 2009

L'Orco Rosa

Non lo faccio mai, ma oggi ho voglia di aprire una parentesi sulla mia vita personale.

Oltre ai genitori, credo che tutti quanti abbiano o abbiano avuto una o più figure in ambito familiare particolarmente significative.

Per me lo sono state le nonne, per la precisione le mie 3 nonne. Tre, perchè oltre alle 2 ufficiali devo aggiungere anche la mia prozia Olga. Io la chiamavo zia, ma in effetti si è meritata sul campo i gradi di nonna.

Ieri sera ho pensato a lungo alla zia Olga e sono arrivato a una conclusione improvvisa e stupefacente: ho realizzato che molti dei ricordi più vividi della mia infanzia sono chiaramente legati a lei, nonostante fosse una figura squisitamente austera, timida e riservata.

Con uno strano senso di commozione ho ricordato le immagini di lei che in campagna si metteva l'accappatoio e la cuffia della doccia e mi inseguiva per casa spacciandosi per l'Orco Rosa; di quando la andavo a trovare e cercava di insegnarmi a fare il baciamano e io mi rifiutavo; di come mi stupisse sentire quante poesie e filastrocche si ricordava a memoria e di come non si stancasse mai di recitarmele; di quanto ci tenessi a comportarmi bene in sua presenza anche se lei non facesse nulla per impormi le buone maniere; delle volte in cui mi chiamava in disparte con tono complice per regalarmi dei "soldini" di nascosto da tutti; della sua collana con le palle colorate che ho conservato quando è mancato e che oggi viene indossata dalla iMamma (e la sta benissimo); di quando mi stupiva dicendomi che lei a New York c'era stata e che non le piaceva per niente; della pallina del caffè; delle uova di pasqua e dei cioccolatini.

Ho capito dopo il fatto che fosse di una generosità straordinaria e che, nonostante professionalmente fosse una donna davvero importante e realizzata, in famiglia sapeva sempre umile, discreta, misurata e disponibile alle esigenze di tutti noi.

Oggi mi accorgo che abbiamo anche dei tratti in comune perchè anche a io preferisco stare zitto quando sono in presenza di persone che non mi interessano o non mi piacciono, anche io sono maledettamente torinese quando si tratta di (non) parlare delle mie cose personali, anche io so essere discreto e so tenere un segreto. E forse queste cose me le ha insegnate lei.

Come mi piacerebbe, oggi, farle vedere che ho una famiglia, prenderla in giro perchè adesso vivo con piacere nella da lei odiatissima Milano, condividere la comune insofferenza per Berlusconi, portarle la Baby e lasciare che le insegni la vispa teresa, maramao e tutte quelle poesie che conosceva.

Ciao Orco Rosa, mi manchi tanto.

1 commento:

  1. Delizioso. Condivido gli stessi sentimenti (non gli stessi ricordi!) per una mia nonna, Maria. Vorrei tanto postesse evdere i miei due piccoli!

    RispondiElimina